Altafonte sorrise ad Altea.
“Ermiano vi servirà una colazione degna della regina Giovanna d'Angiò.” Le fece l'occhiolino. “Tranquilla, penserò io a far portare qui tutti i vostri bagagli da Castelflorenzio, milady.” Guardò il suo servitore. “E' ora.” Sentenziò. “Hand è giunto?”
“Si, signore.” Annuì Ermiano. “Vi sta aspettando. Nella vostra stanza è tutto pronto.”
“Bene.” E si avviò verso la porta.
“Signore...” mormorò Ermiano.
Altafonte si voltò.
“Che Dio vi assista.” Fissandolo il servitore.
Lui sorrise, annuì ed uscì.
Ermiano allora servì una bella colazione ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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