Talia non terminò neanche di parlare, che lui, improvvisamente, la prese fra le braccia.
“Stanotte no...” disse in un sussurro, ma con gli occhi carichi di passione “... stanotte non sarai sua... stanotte no... stanotte sarai mia...” e la baciò con trasporto.
Stringeva il corpo di lei contro il suo, con ardore, con passione.
Lei sentiva le mani di lui scivolare e stringere ogni parte del suo corpo.
Poi quelle mani cominciarono a spogliarla.
Prima con vigore, poi più piano.
Lei avvertiva il raso e la seta che si sfilavano lungo il suo corpo.
Un corpo che subito restò quasi nudo.
Vestito solo dalle carezze di lui, dai suoi baci.
Dalle sue mani e dalle sue labbra.
Allora lui, in preda al desiderio, la prese in braccio.
Il buio li avvolse, come a volerli proteggere.
La portò così fra delle folte siepi e poi in mezzo ad alti ed irregolari alberi.
E stendendosi su un basso muretto ricoperto da edera e rampicanti, restarono così, da soli.
Sotto l'eterno e silenzioso scintillio delle stelle.