Jacopo trascinò quasi via Talia, fino a raggiungere l'altra parte della sala, dove molti attendevano che il re prendesse posto sul suo trono.
“Continuate pure a divertirvi, amici ed amiche...” disse il sovrano prendendo posto sul suo regale seggio “... stasera bisogna essere gai... com'erano quei versi del nostro celebre predecessore? Ah, si...” sorridendo “... quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia del doman non c’è certezza!”
E tutti applaudirono a quelle parole recitate dal sovrano.
“Perchè hai ballato con lui?” Chiese d'improvviso Jacopo a sua moglie, mentre ancora tutti applaudivano al re. “E' uno sconosciuto... da quando dai così confidenza a chi neanche conosciamo?”
Il capitano poi si guardò intorno.
Il suo sguardo era cupo.
Come se cercasse qualcuno tra i presenti.
Forse un fantasma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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