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			Restai ad ascoltare le parole della ragazza, rapita.I pezzi del mosaico cominciavano a combaciare.
 La confisca dei beni della chiesa, l'azzurro negli occhi di Mirabole, la devozione alla vergine, le parole della ragazza.
 Sorrisi "Vi auguro che il vostro amato torni presto da voi, e che possiate essere felice..".
 Pensai, con un sorriso amaro, che quella spensieratezza non mi sarebbe mai stata concessa.
 Avevano un bel dire i borghesi, non siamo affatto tutti uguali.
 Mi voltai di scatto verso Roberto.
 "Giusto!" Esclamai "Il Cavaliere di Altaforte! Ne parlava tutta la città, anzi.. Direi che la sua popolarità fa a gara con quella di Mirabole, solo.. Non spaventa.." Sorrisi.
 Restai pensierosa, ad osservare il panorama.
 "Vabbè ma cosa c'entra... Questo cavaliere non è che un uomo eccentrico, divenuto ricco chiesa come...".
 Mi bloccai, rendendomi conto di aver riservato a quell'uomo le stesse parole che riservavo a Mirabole.
 "Beh, probabilmente è solo una coincidenza.." Dissi, quasi a me stessa.
 Tuttavia, pensai, se anche lui sarà al ballo avrò modo di osservare i suoi occhi.
 Missani si sbagliava, gli occhi sono unici.
 E io avrei riconosciuto quelli del Priore Adamo in mezzo ad una folla numerosa.
 O forse dovevo cominciare a dire "gli occhi di Mirabole"?
 "Che dici, cugino.." Dissi poi, a Roberto "..torniamo indietro? O vuoi stare in giro ancora un po'.." Con un sorriso.
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