Irene servì la cena ad Altea e poi preparò la sua stanza per la notte.
Era la camera appartenuta a lady Vittoria.
E infatti il suo ritratto dominava ancora sul lato sinistro del letto.
Altea così, poco dopo essersi messa a letto, si addormentò.
Probabilmente fece sogni inquieti che la portarono in uno stato di dormiveglia nel cuore della notte...
“Il ritratto è sempre lì...” disse Irene.
“Ottimo...” annuì Azable “... però non deve uscire da questa casa... non così spesso almeno...”
“Chi, signore?”
“Lei, non certo il ritratto...”
Altea aprì gli occhi il mattino seguente, svegliata da Irene che le portava a letto la colazione.
“Buongiorno, milady...” fece la donna, aprendo le tende e permettendo alla luce del Sole di invadere la stanza.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|