Altafonte sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Eh, damigella...” disse sospirando “... la dea Afrodite è stata così generosa con questa città, donandole dame di tal rara bellezza, che mi è impossibile resistere alla tentazione di ambire alla loro compagnia... e così mi ritrovo ad immaginarvi tutte al mio fianco... chi addolcendomi con amabili storie, chi con delicati canti e chi, invece, con rilassanti massaggi... lo ammetto, invidio il Sultano di Istanbul che può disporre di tutte le bellezze della sua terra... ora capirete che il mio confessore deve dunque concedermi molto del suo tempo...” rise di gusto “... una sagoma incappucciata dite? No, non ho veduto nulla di simile... sono stato fino a poco tempo fa rinchiuso nel confessionale...” poi fissò all'interno della carrozza “... cara dama...” rivolgendosi ad Altea “... mi perdonerete, vero, per questo ritratto? Sarò vostro debitore! Fortuna che vi ha tenuta compagnia la nostra dolce madamigella Eilonwy.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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