Elisabeth così, lasciato il convento, si diresse verso la capitale e in breve raggiunse il centro.
Era una sera fresca e asciutta, chiara di stelle e con le stradine della città illuminate dai lampioni che ne seguivano il corso, finendo per riflettere il loro alone luminoso sulle acque del fiume.
La città ormai era quasi addormentata, con la sola eccezione delle grandi case nobiliari ancora illuminate e vive.
E l'unico posto ancora aperto che Elisabeth trovò, fu una locanda sulla cui facciata oscillava un'insegna con scritto sopra:
“Locanda del Ponte”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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