Clio, così, raggiunse quella casupola.
Era un'abitazione fatiscente, dall'aspetto ben poco attraente e rassicurante.
Quell'insegna oscillava al vento che sembrava voler annunciare il cambiare del tempo.
La porta era semiaperta e Clio riuscì a vedere all'interno.
E notò una donna, dai capelli neri e arruffati, le vesti misere e sgualcite.
Era intenta a pulire a terra, quando, voltandosi, si accorse di Clio.
“Voi...” disse con tono aspro “... cosa cercate? Siete rimasta col cavallo azzoppato? O col calesse danneggiato? Dovete comunque attendere mio marito... quando lui non c'è, la fucina è chiusa...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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