In una grande stanza a bifore gotiche, che dava sulla piazza stava una per destarsi una ragazza.
Quella ragazza sono io. Damigella Eilonwy.
Mi ero svegliata con un leggero mal di testa.
Quando mi affacciai alla finestra sentì un bando:
“Il misterioso e famigerato Mirabole (“Mirabòl”, nella pronuncia Franco Capomazdese) ladro e brigante, come è suo solito, ha proclamato la sua prossima impresa.
Il criminale intende rubare il celebre dipinto intitolato Verziere Fiesolano, custodito a Sygma, facendosi beffe del suo valore e dell'abilità delle guardie reali incaricate di proteggerlo giorno e notte.
Per questo Sua Grazia il vescovo, custode del dipinto, ha promesso una lauta ricompensa a chiunque, per Carità Cristiana ed amore per la giustizia, giungerà ad offrire il suo aiuto contro le mire dell'inafferrabile criminale.”
Non potevano darmi notizia piu' bella.
Avrei dato il mio aiuto per fermare quel criminale così avrei potuto diventare
un cavaliere.
Mi spazzolai velocemente i capelli castano scuro mogano.

Mi misi il mio abito preferito.

E scesi le scale pronta a convincere mio padre a lasciarmi andare in questa avventura.