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Vecchio 03-09-2013, 16.45.59   #4
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La locanda, posta presso le mura di Camelot, in modo da essere uno dei primi edifici visibili per chiunque entrasse in città, era preceduta da un portico alquanto semplice, invaso per buona parte da rampicanti e coperto da paglia, con un irregolare spiazzo, antistante l'ingresso, in cui erano coltivate poche verdure da usare nella cucina alquanto semplice di quell'esercizio.
In balia del vento e della polvere era lasciata ad oscillare un'insegna grezza e corrosa dal tempo, sulla quale era raffigurato uno scudo con all'interno una testa di gallina.
Clio vi era giunta, insieme al suo cavallo e subito il locandiere le andò incontro, tradendo, con questo suo modo di fare, il cattivo stato dei suoi affari negli ultimi tempi.
“Benvenuta nella mia locanda, milady.” Disse con un grosso sorriso sul volto. “Sedetevi pure ad uno dei tavoli, io intanto mi occuperò del vostro cavallo. Abbiamo una stalla sul retro... non molto grande, ma sicura.”
Corse fuori, verso il portico e qualche istante dopo una donna uscì dalla cucina.
“Cosa vi va da mangiare?” Chiese con fare spiccio a Clio. “Abbiamo della minestra con pane raffermo... altrimenti credo sia rimasto del formaggio da servire con quel pane...”
Ma proprio in quel momento si udirono dei cavalli davanti alla locanda.
“Josh!” Chiamò la donna. “Sono arrivati altri clienti! Dove sei finito? Io ho da fare in cucina, dannato!”
“Abbassa la voce, gallina!” Tornando il locandiere. “Vuoi farti subito riconoscere da tutti? Va in cucina e prepara qualcosa! E bada che non sia la solita minestra insaporita con il lardo! Prepara un po' di carne!”
“Carne?” Ripetè la donna. “Aspetta almeno di sapere chi siano questi clienti!” Poi accortasi di aver parlato davanti a Clio, si zittì e tornò in cucina, sotto lo sguardo contrariato del marito.
Nella locanda allora entrarono i nuovi clienti.
Erano tre uomini con lunghi mantelli.
E subito il locandiere andò loro incontro.
“Sono Francesco di Baccaiano...” disse uno dei tre nuovi entrati “... e questi sono i due miei compagni di viaggio...” indicando gli altri due che erano con lui “... siamo stati qui per la Fiera di fine Estate... volevo mangiare qualcosa prima di rimetterci in viaggio...”
“Oh, siete capitati nel luogo adatto, miei signori!” Indicando loro un tavolo il locandiere. “E ditemi, se non sono indiscreto... venite da molto lontano?”
“Siamo mercanti...” rispose Francesco “... della compagnia dei Binardi di Sygma...”
“Bene, allora vi porterò subito il meglio della mia famosa cucina!” Ridendo il locandiere.
E andò da sua moglie.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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