Come sempre, anche stavolta siamo giunti alla fine del gdr.
Cosa dire?
E' stata un'avventura lunga, particolare, per certi aspetti complicata.
Un po' come dipingere la campagna al crepuscolo o il mare in tumulto, alle prese con qualcosa di animato, mutevole, variegato e scegliere poi l'attimo preciso, il momento fatidico in cui fissare il tutto sulla tela.
E speriamo di aver colto l'istante migliore fra i tanti che questa storia poteva concedere.
La storia è il secondo capitolo di quella che vuole essere una trilogia, il cosiddetto “Ciclo del Fiore Azzurro” e che quindi lascia molte cose in sospeso.
Cose che, forse, potrebbero essere svelate nell'ultimo capitolo di questa saga (ammesso che il nostro sir Hastatus decida di acquistarne i diritti

).
Scherzi a parte, come sempre voglio ringraziare tutti voi, miei meravigliosi compagni di viaggio, per avermi accompagnato in questa storia che sognavo fantasticando sui banchi di scuola.
Il poeta che parlò del meraviglioso Fiore Azzurro cominciava la sua opera con un'attesa.
La stessa attesa forse che regna ora nel mio cuore mentre questa ricerca ha esaurito la sua seconda storia.
L'attesa per cosa?
Non lo so.
L'attesa di tante cose.
Un po' proprio come il Fiore Azzurro che secondo il grande Novalis era “tante cose eppure una soltanto...”.
Ma ci saranno altre storie, speriamo precedute da vibranti attese e chissà, magari in una di esse sboccerà davvero il Fiore Azzurro.
Ora voglio solo dirvi ancora una volta grazie.
Grazie per aver prestato i vostri volti, i vostri cuori e un po' dei vostri sogni, spero, a questo nostro gdr.
E grazie soprattutto per aver creduto davvero in questo viaggio.
Il viaggio alla ricerca del mitico Fiore Azzurro
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