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Vecchio 06-08-2013, 16.27.23   #2076
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Ero rimasta a lungo immobile, fissando il frate...
le sue parole continuavano a vorticare nella mia mente...
Chanty...
una speranza, un miraggio...
il sogno di chi desidera la propria Terra Promessa...

Il giardino sembrava come addormentato all’abbacinante luce del primo pomeriggio. I fiori lungo il muro, l’albero al cento e persino il palazzo stesso, che vi si affacciava, sembravano come fiaccati dalla calura e da quell’inverosimile chiarore.
Solo una finestra era aperta, sulla facciata: quella più alta e più piccola che si apriva sul torrione nord. E da quella finestra, velata di candidi e leggeri tendaggi che si muovevano appena ad un vento altrimenti non percepibile, la regina fissava silenziosamente l’orizzonte.
Ad un tratto udì un rumore dietro di lei.
Non si voltò, non ce n’era bisogno: avrebbe riconosciuto quel passo tra mille.
Il cavaliere entrò silenziosamente nella stanza e si richiuse la porta alle spalle, attese per qualche istante poi le si avvicinò piano.
“Chiunque può tenere il timone quando il mare è calmo...” mormorò lei ad un tratto “Soleva dirlo mio padre... e sosteneva che io, tuttavia, sarei stata un buon nocchiere nell’ora della tempesta...”
Il cavaliere rimase in silenzio.
“Voi credete che io lo sia?” chiese poi, voltandosi di scatto “Credete che io sia un buon navigante?”
Il cavaliere annuì lentamente.
“E tuttavia non capisco...” proseguì la regina, tornando a guardare l’orizzonte “Non capisco il senso di questa guerra... perché gli arciduchi vogliono invaderci? Perché Capomazda non può restare a Capomadza anziché venire a Sygma? Perché i Taddei sono così ossessionati dal conquistarci?”
Il cavaliere rimase in silenzio a lungo, ma quando parlò la sua voce era dolce, calma, morbida...
“Forse, Maestà, essi semplicemente amano Sygma... la amano e la desiderano, perciò vogliono conquistarla...”
“Non si ama che ciò che si conosce!” ribatté lei.
“Si ama ciò che attrae il nostro cuore!” la corresse lui.
La regina lo fissò... fissò gli occhi incredibilmente chiari di quel cavaliere per un lungo momento, infine sorrise.
Poi, con un piccolo sospiro, tornò a guardare l’orizzonte...
“Voi amate Capomazda!” sussurrò.
Lui non rispose.
La regina esitò per qualche istante...
“Arriveranno...” mormorò poi “E’ inevitabile che arrivino... i nostri confini non possono più trattenerli... li sfonderanno presto e marceranno verso di noi... giungeranno fino a questo palazzo... e quando saranno qui...”
Si voltò e lo fissò di nuovo...
“Voi rischiate di essere l’ultimo baluardo tra me e i conquistatori, cavaliere!” disse.
“Allora lo sarò, Maestà. Ho fatto un giuramento.”
Lei fece mezzo passo avanti e tese appena la mano verso di lui...
“Ovunque quel giuramento ti porti?” sussurrò.
“Ovunque, lo sai!” le rispose piano, prendendo quella mano e stringendola.


Battei le palpebre...
il cavaliere e la regina...
un nuovo sogno, questa volta ad occhi aperti...
vacillai...
il cavaliere e la regina...
Sygma e Capomazda...
perché continuavo a fare quei sogni?
Chinai lo sguardo, cercando di raccogliere le idee, quando le ultime parole del frate mi colpirono e mi riscossero...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
...e tutto questo, come la trama di un libro, si ripete all'infinito... ogni cento anni e per tredici giorni...”
Spalancai gli occhi e sollevai la testa di scatto, fissandolo...
“Cosa?” mormorai “Che cosa avete detto? Si... si ripete? Volete dire che... il principe, il Palio, i Rossi, le contrade... è tutto fittizio?”
Esitai... era folle.
Ma, del resto, la nostra stessa presenza in quel luogo e in quell’epoca era folle.
E noi eravamo arrivati a Chanty da dieci giorni, pensai...
esattamente da dieci giorni...
Pensai a Guisgard... che fosse ancora nel padiglione? Ferito ed impossibilitato a muoversi?
Pensai ai contradaioli... possibile che non si rendessero conto?
Pensai a Giacomo... che mi stesse ancora cercando?
Guardai fuori, oltre il vetro, verso la foresta... poi riportai gli occhi sul frate...
“Ma... ma è terribile... e che cosa accadrà tra tre giorni, allora? E voi...” corrugai la fronte per un momento “E voi come fate a sapere tutto questo? Chi siete?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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