Elisabeth così medicò la ferita di Gem.
Ippio era però morto sotto gli occhi di tutti, ferito a morte dalla fatale lama del Nero.
Poi le parole di Clio destarono tutti loro.
Talia era fuggita e il Nero la stava inseguendo.
Guisgard chiese allora a Clio di aiutarlo ad alzarsi.
“Ascoltatemi...” disse poi a tutti loro “... l'avete ormai capito... io non sono il vostro principe... questa farsa è servita a prendere tempo, in attesa che i nobili di Chanty trovassero il modo di riportare sul trono il vero sovrano... il mio nome è Guisgard... Guisgard De' Taddei... non so perchè ho accettato tutto questo... forse perchè mi sembrava un dovere verso mio zio... o chissà, solo perchè ho un debole per le cause perse... quando sono irrimediabilmente perse... o magari perchè i Rossi mi stanno antipatici... però non mi sono tirato indietro e ho giostrato per la vostra causa... e sono pronto ad aiutarvi per liberare il vostro principe... ma prima devo ritrovare Talia prima che ci riesca il Nero...”
“Ciò che è accaduto” fece Carlo di Monsperon “è colpa mia... mia e del barone Sanion... non avevamo scelta e ora vi chiediamo perdono per avervi ingannati... ma non c'era altra cosa da fare... quindi se cercate dei colpevoli, li avete trovati in noi due...” indicando se stesso e Sanion.
“Per essere principe o re” prendendo la parola Bariel “non conta una corona o nobili antenati... un principe deve avere coraggio, misericordia e Fede... e voi le avete dimostrate tutte... avete ucciso Yrko di Bumin e ridato lustro alla nostra contrada... un uomo come voi serve alla nostra causa... aiutateci a ritrovare Sua Maestà... vi prego...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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