Quel giovane sorrise ad Altea.
“In verità...” disse “... non leggevo, ma scrivevo... questo libro ha le pagine bianche ed io volevo riempirle narrando della più grande storia d'amore raccontata fino ad oggi... quella di Lancillotto e Ginevra... guardate...” mostrandole il libro sfogliandone le pagine “... ho scritto già molti capitoli... l'arrivo del Bianco Valletto, fino al Giorno di San Giovanni... e poi la regina che lo vede armato cavaliere e se ne innamora... il rapimento di Ginevra, la Carretta e il Ponte Periglioso... l'arrivo a Gorre... la prova de al meglio e al peggio... e poi la loro notte d'amore...”
Ma mentre sfogliava quelle pagine, Altea su di esse non vedeva scritto nulla, ma solo dei disegni.
Un disegno per ciascuna pagina del libro.
E quel disegno rappresentava sempre la stessa immagine: il Fiore che lei aveva visto sulla tela e poi sul bassorilievo...
Intanto, sul carro, i servi cominciavano a chiedersi dove poter disfarsi di quel corpo.
“Non vorrai arrivare fuori città, mi auguro!” Esclamò uno dei due. “Non voglio certo farmi tante miglia per il corpo di questa donna! No di certo!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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