“Siamo noi gli uomini che lo scorteranno.” Disse Giacomo a Clio. “Noi ci occuperemo della sua sicurezza. Quanto alla ferita, io non sono un medico e neanche voi immagino. Dunque vederla o meno, per me, non fa differenza.” Fissò poi con attenzione Clio. “Ma io vi ho già vista... ma certo... siete la nipote di madama Oriana... ed è davvero curioso trovarvi qui... vedo che fate presto a passare dalle baldorie dei rossi ai miasmi di questi contradaioli...” e un ghigno apparve sul suo volto. Davanti a quel disprezzo, però, Ippio si fece avanti.
“Badate a ciò che dite...” fissando il Nero “... o potreste pentirvene...”
“Quando vorrete” replicò Giacomo “vi darò soddisfazione.” Guardò i suoi uomini. “Avanti, portiamo il principe al palazzo.”
Ma proprio in quel momento, Talia prese la parola.
“Vedo che la nostra madrina del Palio” guardandola Giacomo “non è solo bella, ma anche fiera e sicura dei suoi mezzi. Ma riponete pure il vostro sarcasmo, milady... le donne dovrebbero solo attenersi a ciò che compete loro... comunque, visto che mostravate interesse, vi rivelerò che gli ordini arrivano direttamente da colui che ha retto lo stato in assenza del principe... e visto che lui ora è ferito ed incapace di prendere decisioni, è la parola di messer Guidox che detta legge...”
Ma proprio in quell'istante altre persone entrarono nel padiglione.
Erano Elisabeth, Gem e Pioppo.
“Chi siete voi?” Guardandoli Bariel.
“Questa donna” rispose Pioppo indicando Elisabeth “è il medico inviato dal mio padrone... per curare Sua Maestà...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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