“La mia ocarina...” disse l'uomo prigioniero ad Altea “... si, infondo è l'unica cosa che mi è rimasta... il mio unico tesoro... una cosa è certa... se davvero sono un principe, lo sono ormai dell'usignolo e dell'allodola, che con il loro canto scandiscono il tempo e l'alternarsi del giorno e della notte... allora suonerò per voi ogni sera... suonerò in modo che possiate sentire la mia ocarina dalla vostra camera... voi siete corsa in mia aiuto... non i cavalieri di questo regno, o i suoi arcieri e i suoi fanti... ma voi, una donna... no, forse non sono più davvero un principe... forse non sono niente se non colui che suona quest'ocarina... e voi siete la mia unica speranza... ditemi... avete detto di essere prigioniera anche voi qui... dunque siete impossibilitata a lasciare il castello? Oppure pensate ci sia un modo per voi di uscire da qui?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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