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Vecchio 19-07-2013, 20.28.33   #1918
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard prese l'arma che Clio gli stava porgendo.
Restò a fissarla ancora per un po', poi le parole del contradaiolo, insieme alle trombe festanti e alle grida del popolo, lo destarono.
Risalì in groppa a Pestifero e finalmente uscì sul campo.
E nel vederlo, nel riconoscere la sua corazza e i colori della sua amata Pantera, tutti gli spettatori esultarono.
Nel frattempo, dal padiglione, Talia, Clio, Sanion e tutti gli altri avevano raggiunto le tribune per assistere al Palio, dove trovarono anche Carlo.
Uno dei Marescialli di Campo allora lo invitò, essendo l'ultimo dei cavalieri ad essere apparso sul campo, a prendere la lancia e a scegliere la sua madrina ed il suo avversario.
Perchè ogni contrada doveva avere l'una e l'altro.
Guisgard così prese la lancia che gli porgeva uno dei suoi scudieri e galoppò intorno allo spiazzo.
Raggiunse allora la tribuna dove stavano i suoi e cercò un volto fra quelli che assistevano.
Riconobbe quello di Talia e battè tre volte con la lancia sul parapetto dove si trovava lei.
Il pubblico esultò e invitò la dama a donare il suo fazzoletto al cavaliere.
“Cane bastardo...” disse Guidox a denti stretti “... si è anche scelto una madrina... e fra le straniere direi!”
Giacomo invece assisteva in silenzio, con occhi cupi, a quella scena.
Guisgard poi galoppò poi verso il palco dove erano affissi gli stemmi di ogni contrada.
Prese allora la ricorsa e mirò con la lancia.
Tutti si aspettavano di veder colpito lo stendardo dell'Aquila, da sempre avversaria della Pantera.
Invece lui, tra lo stupore generale, colpì tutti gli stendardi delle altre contrade, facendoli cadere a terra, lasciando così in mostra solo quello della Pantera.
E tutti i suoi contradaioli esultarono.
“Che il demonio se lo porti!” Esclamò Guidox. “E' sempre più arrogante! Se Yrko non gli spezzerà il collo, giuro che gli toglierò tutti i beni e l'onore!”
Intanto il popolo esultante invocava il nome del suo principe.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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