Altea uscì così dalla sua camera, a piedi nudi, decisa a raggiungere la stanza del misterioso prigioniero.
Aveva con sé alcuni oggetti che Daiz teneva in borsa, ma ben presto si accorse che erano inutili.
Infatti tutti gli oggetti che non potevano esistere in quel periodo, anche se giunti dal futuro, lì cessavano di funzionare.
Era accaduto così per l'aereo, per l'auto, il pullman, i cellulari, i cronografi e tutto il resto.
Tuttavia la ragazza fu fortunata.
Infatti la guardia messa lì a sorvegliare si era addormentata e così le scale per risalire la torre da cui giungeva il suono dell'ocarina erano libere.
E alla fine di quelle scale, Altea si trovò davanti ad una porta di ferro chiusa.
E dietro di essa giungeva quella musica.