Giunsi all'ingresso del padiglione proprio mentre il principe usciva da una piccola cappelletta.
Restai un momento ad osservarlo, aveva tolto il cappuccio ed assomigliava in tutto e per tutto al ritratto che tanto mi aveva colpito.
Allora era davvero lui!
Sorrisi, ma poi mi accorsi della voce del contradaiolo accanto a me, che gli annunciava la presenza della sua spada.
Così, l'uomo si voltò e, per un momento, il suo sguardo si posò su di me.
Trasalii, quegli occhi così chiari ed intensi, mi avevano tormentato fin da quando avevo lasciato quel palazzo.
E li avevo ritrovati a Chanty sul volto del principe Ardena, com'era possibile?
Ma mentre restarvi incatenata a quello sguardo, forse in maniera troppo sfacciata trattandosi del re, accadde qualcosa.
O meglio, così credetti.
Probabilmente, infatti, me l'ero immaginato.
Per un istante mi parve di vedere una luce diversa in quell'azzurro.
Come se, non stesse solo guardando nella mia direzione, o osservando la spada che tenevo in mano, ma stesse guardando... Me.
Ma non con curiosità o interesse, sembrava quasi.. Sorpreso, come se mi avesse già vista, come se mi trovasse familiare.
Spalancai gli occhi, senza toglierli dai suoi.
Ma va, Clio... Te lo stai inventando... Al massimo sta pensando: cos'ha questa da guardare?
Arrossii un poco a quel pensiero e, a fatica, distolsi lo sguardo.
Quando lo rialzai il principe era davanti a me, e gli porsi la spada con un sorriso.
Mi ringraziò e trasalii una seconda volta.
Quella voce, era così simile da far venire i brividi.
"Di nulla.." Balbettai in fretta "..Vostra Maestà..". Con un delicato inchino "..è il minimo.." Soggiunsi con un sorriso enigmatico.
Lo guardai salire su Pestifero tra l'entusiasmo generale.
Forse Solder aveva ragione, magari stavo sognando e avevo portato con me le informazioni che mi avevano colpito di più, come quella conversazione.
Sospirai, doveva essere il sogno più reale che avessi mai fatto.
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