A quelle parole di Clio, Yrko si voltò di scatto e la vide.
La ragazza, dai lunghi capelli scuri ricci e gli occhi azzurri, se ne stava a fissare un punto indefinito di quello scenario, assumendo un'aria, agli occhi dell'uomo, intrigante e seducente.
“Molte donne sono delle oche” disse Yrko avvicinandosi a lei “degne solo di essere attratte dal lezzo causato dalle parole dei villani. Fortunatamente non tutte sono così plebee..." sorrise "... il mio nome è Yrko di Bumin, damigella...” prendendo la mano della ragazza e baciandola “... campione dell'Aquila... vi va di assistere al Palio da uno dei posti destinati alle personalità più importanti? Come i Podestà, i Cancellieri, i Consiglieri, i Magistrati e le madrine...”
In quel momento Clio fu scossa dalle trombe che sancivano l'inizio della cerimonia d'apertura.