“La pistola” disse Solder ad Elisabeth “la nasconderò, ma non mi separerò da essa.”
Entrarono così da Gem.
Il pilota non aveva febbre, ma era visibilmente indebolito.
Ma nel vedere Solder ebbe un sussulto.
“Ancora tu...” disse ansimando “... dannata... cosa vuoi ancora?”
“Stai calmo...” fece Solder “... dovresti ringraziarmi, sai? Se avessi voluto ucciderti, tu non saresti in quel letto, ma in una fossa.” Guardò poi Elisabeth. “La tua amica” tornando a rivolgersi a Gem “mi ha detto che eravate presso Sant'Agata di Gothia quando il vostro aereo è precipitato.”
“Va all'Inferno, strega!” Con disprezzo Gem.
“Allora non è un caso, perchè anche noi siamo giunti qui dopo aver percorso la galleria di quella chiesa. Una chiesa a Sant'Agata di Gothia.”
“Per me puoi andare a...”
“Ora basta, grande uomo!” Lo interruppe Solder, puntandogli contro la pistola. “Io voglio tornare a casa e farò di tutto per scoprire il modo!” Fissò Elisabeth. “Se hai la minima influenza sul tuo amico, ti consiglio di metterla in pratica, altrimenti lo ucciderò davvero stavolta!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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