Ricambiai lo sguardo di Masan e tolsi la mano dalla sua spalla, nel vedere la sua reazione.
Lo osservai andare via, senza dire una parola: i suoi occhi avevano parlato per lui.
Sospirai, probabilmente era meglio così, era meglio che ce l'avesse con me.
Mi voltai verso la donna e sorrisi.
Era davvero bellissima, nonostante l'età.
Alle parole di Oriana, mi inchinai rispettosamente.
Ascoltai con trepidazione il discorso tra le due donne.
Ciò che mi colpì più di tutti fu l'espressione della nobile dama, così malinconica, austera eppure regale.
Le sue ultime parole stupirono anche me.
Ma pensai che infondo aveva ragione.
"Perdonate, Mia signora..." Dissi piano, rivolta a lady Beatrice "...è bene che sappiate tutto..".
Così, raccontai ancora una volta di come il biglietto giunse fino a me, dell'importanza che gli diedi e che continuavo a dargli, dell'ocarina, della festa al castello.
Non tralasciai alcun dettaglio.
Ma non nominai Lady Pia né padre Roberto.
"Ora che abbiamo la certezza che non si tratta di uno scherzo né di una trappola, che cosa possiamo fare?" Dissi piano, rivolta alle due donne, ma anche a me stessa "Voi credete che vi sia qualcosa che possiamo fare per aiutare Sua Maestà? Per lo meno sappiamo dove si trova...".
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