La zia sorrise a Eilonwy.
Scesero allora nella piazza e raggiunsero una grande loggia, destinata ad accogliere solo persone influenti.
Qui presero posto e riuscirono a vedere sfilare tutti i cavalieri.
E lo spettacolo fu meraviglioso.
Apparivano infatti cavalieri con un lungo e sfarzoso seguito di paggi e valletti, tutti con passo regolare e abbigliati magnificamente.
Ognuno dei cavalieri aveva con sé tre scudieri, di cui uno impegnato a portare il vessillo della contrada rappresentata, un altro con la lunga lancia fra le mani e il terzo con in pugno lo scintillante scudo del suo padrone.
I palafreni che sorreggevano quei cavalieri scalpitavano con gli zoccoli nella polvere, mentre mordevano schiumando i freni cromati.
Tutto ciò sotto lo sguardo festante del popolo che inneggiava ora ad una, ora all'altra contrada.
E tutt'intorno i Marescialli di campo attenti che tutto si svolgesse con ordine e regolarità.
“Sono i migliori cavalieri del regno.” Rivolgendosi la zia ad Eilonwy.
“Avrebbe giostrato anche Sua Maestà...” all'improvviso una voce alle loro spalle “... l'aveva promesso ai suoi contraioli... ma egli non è più qui...” era un'anziana donna.
La zia non rispose nulla a quelle parole.
Eilonwy, però, osservando la sfilata dei cavalieri, rammentò all'improvviso come tutta quella scena fosse simile in tutto e per tutto ad uno dei suoi misteriosi sogni fatti ultimamente.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|