Lady Pia notò la reazione delle due donne.
E poi ascoltò con attenzione le parole di Clio.
Eppure la sua espressione, austera, non mutava.
Come se l'eccitazione e la viva speranza delle due non riuscissero a raggiungerla.
“Milady...” disse Oriana con gli occhi carichi di aspettative “... sapevamo che quel biglietto...”
“Perdonatemi” fece lei “ma non comprendo cosa sta succedendo. Esistono nel reame centinaia di bigliettini che riportano la calligrafia di Sua Maestà. Questo perchè è così importante per voi?”
Quelle parole gelarono Oriana.
“Come...” mormorò “... come sarebbe?”
“Perchè date tanto valore a questo biglietto?”
“Ma come?” Stupita Oriana. “Avete sentito mia nipote, no? Questo bigliettino è stato lanciato dal castello di Yrko di Bumin, uno dei più feroci capi dei Rossi!”
“E se fosse una trappola?” Fissandola Pia. “Una trappola messa su ad arte, magari per far uscire allo scoperto i nobili? E così avere il pretesto per processarli e giustiziarli? La posizione della nobiltà è già delicata, non rendiamola insostenibile.”
“Allora farò leggere il biglietto a lady Beatrice!” Esclamò Oriana.
“Impossibile.”
“Perchè?”
“Perchè ella non è più qui.”
“E dove si trova?”
“Non posso rivelarvelo.”
“Ma devo sapere!”
“Perchè?”
“Perchè so che Sua Maestà è vivo!” Rispose Oriana. “E lady Beatrice ha il diritto di saperlo! E voi, come sua dama di compagnia, avete il dovere di aiutarmi!”
“Lady Beatrice...” fece Pia “... si è rifugiata nel convento delle Clarisse a San Miantio...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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