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Vecchio 28-06-2013, 21.05.36   #1657
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Scendemmo al piano terreno...
avevamo estratto dalla cassapanca dei vestiti un po’ meno malconci dei nostri e li avevamo indossati, anche se ci erano sembrati un po’ insoliti...
osservai il mio, poi quello di Guisgard scendendo le scale...
li osservai e scossi lievemente la testa, divertita: era veramente bizzarro quel luogo... persino nei vestiti a disposizione.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
"Ehi, piccola...” disse all'improvviso uno dei due uomini al bancone nel vedere Talia “... come sei arrivata qui? Sei forse una novizia?”
L'altro rise.
“O magari sotto il faccino angelico nascondi il fuoco!” Aggiunse il primo.
A quelle parole, senza pensarci su, Guisgard afferrò la giubba di quell'uomo e lo colpì con un pugno, facendolo cadere a terra.
“Ora te ne pentirai, pivellino...” alzandosi l'uomo ed estraendo un coltello.
“No, fermo!” Lo bloccò l'altro. “Non vedi?” Indicando Guisgard.
L'uomo allora lo guardò con attenzione e sbiancò.
I due così si alzarono in fretta e senza dire nulla scapparono via, lasciando il Taddeide a fissarli meravigliato.
Un grido mi era sfuggito quando aveva colpito quell’uomo...
ma quello, poi, aveva inaspettatamente estratto quel coltello...
d’istinto avevo fatto mezzo passo avanti, afferrando il braccio di Guisgard e stringendolo a me...
e tuttavia ciò che successe dopo mi stupì ancora di più...
Mi guardai intorno per un istante, quasi in cerca di un barlume di razionalità in tutta quella faccenda... anzi, in tutto quel luogo... ma non ne trovai...
nessuno sembrava aver fatto poi tutto questo caso a quel coltello, né alla zuffa, né a ciò che quegli uomini mi avevano detto...
“Ma cos’hanno tutti qui... sono tutti pazzi... sono...” mormorai...
poi però tacqui e portai gli occhi su Guisgard, lanciandogli uno sguardo fulminante...
“Tu sei pazzo!” lo rimproverai “Ma che ti ha detto il cervello? Azzuffarti... qui... e quelli avevano un coltello, anche... me lo dici cosa avrei fatto, se ti fossi preso una coltellata? Cosa? Come ti ci avrei portato in ospedale? Facendo l’autostop?”
Tacqui e lo fissai torva per un altro momento... poi sospirai...
“Dai, andiamo ora...” soggiunsi, ma più dolcemente “Sto morendo di fame... sediamoci...”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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