A quel bacio sul suo naso datogli da Elisabeth, Gem, sorridendo, ricambiò con uno invece, dolce e delicato, sulle labbra della donna.
Poi si prepararono ed uscirono.
Attraversarono il cortile del palazzo e videro la statua di cui parlava Elisabeth, quella con la dedica voluta da lady Beatrice.
Poco dopo erano per le strade di Fisyem.
Com'è questa città, si chiederanno i lettori.
Fisyem è molte città.
E' calda ed affollata d'Estate, almeno per un giorno di Luglio ed uno di Agosto.
E sa essere diversa se sia giorno o sera.
E' una città che può apparire, ai viaggiatori più distratti e meno portati a sognare, piccola, raccolta all'interno delle sue antiche mura, con un'infinità di casupole fatte con quella caratteristica pietra rossa, che si addossano e si rincorrono tra le stradine che zigzagano, si arrampicano e poi riscendono nel cuore del borgo antico, colmo di profumi, odori, colori, sensazioni e situazioni d'altri tempi.
Ma quei tempi, cari lettori, ammesso che non siate qualcuno di quei viaggiatori distratti e poco inclini ai sogni, non sono poi così lontani, né perduti nell'inarrivabile passato.
Non rincorrete dunque il folle ed ingiusto diritto di vivere nel passato.
Non fatelo mai, poiché la Gioia, quella vera, non alberga mai in ciò che è perduto, ma solo e sempre in ciò che deve essere ancora guadagnato e conquistato.
Elisabeth e Gem, così, raggiunsero un caratteristico forno e si sedettero sotto il porticato che ben sapeva riparare dal Sole.
E qui ordinarono focacce per colazione.
“Prima” disse Gem alla donna “hai detto che Robert de' Taddei è stato assassinato... perchè? Io ho letto che la causa del decesso, rivelata in una dichiarazione ufficiale della Taddei Corporation, parlava di morte per cause naturali...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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