Daiz fissò quei vestiti e poi tornò a guardare la stanza.
“Sta succedendo qualcosa...” disse poi pensieroso ad Altea “... non so cosa, ma è evidente che sia così... anzi, forse è già cominciata... e noi, nostro malgrado, ci siamo dentro...” anche lui prese un po' d'acqua, per poi sedersi sul letto e restare a riflettere “... quell'uomo... quell'Yrko, non mi piace affatto... ho dovuto dire che eravamo sposati... e non comprendi il perchè? Non vedevi come ti guardava? E' ovvio che ti ha messo gli occhi addosso... e il mio stratagemma di fingerci marito e moglie servirà almeno a farci guadagnare un po' di tempo... infatti dubito che il vincolo matrimoniale fermi un uomo del genere... anche perchè non mi sembrava avesse molti scrupoli mentre predava quei frati dei loro beni...” si alzò dal letto “... ora uscirò e farò un giro nel castello... cercherò di scoprire dove davvero siamo finiti... tu però resta qui e chiuditi bene dentro... io tornerò presto...” ed uscì.
Ma poco dopo, qualcuno bussò alla porta della camera di Altea.
“Mi manda messer Yrko...” era un servitore “... egli chiede di incontrarvi, milady... vi attende giù, nella Sala Merlata...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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