VEGGO LONTAN LONTANO, SOVRA UN COLLE
Veggo lontan lontano, sovra un colle,
Vallate e borghi d’ èrnici orizzonti,
E più li miro e più lo cuor ribolle
Nello saperti lungi fra que’ monti.
Veggo le tue boschive e nuove zolle
Indove regnan l’ albe e li tramonti,
Indove agogna andar lo cuore folle
Per ermi campi, ruscelletti e ponti,
A rimirare ancora il tuo visetto
E rincontrare l’occhi di fanciulla
Che fortemente tengo in fondo al petto.
Veggo degli Èrnici al piè la betulla
E di Canterno i pioppi al bel laghetto,
Ma del tuo bel visìn non scorgo nulla .
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