Daiz prese il registro dalle mani di Altea e controllò la data con attenzione.
“Non so...” disse scuotendo il capo “... l'inchiostro con cui ci hanno scritto è quasi ancora fresco, visto che la macchia qui è recente... probabilmente amano utilizzare vecchi registri per annotare gli affari del monastero... però che stranezza... è in ottime condizioni per essere vecchio di cinquecento anni... le pagine non sono ingiallite, né consumate...” guardò Altea “... forse li producono apposta con questa data, magari per qualche cosa di culturale, tipo rivisitazioni storiche o cose del genere...”
Ad un tratto si udirono dei passi nel corridoio.
“Vieni, Altea...” fece Daiz.
Uscirono dalla biblioteca e videro alcuni frati, tra cui quello che li aveva fatti entrare la notte prima.
E proprio questo li condusse dal priore.
“Benvenuti, fratelli...” disse questi “... come possiamo esservi d'aiuto?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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