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Vecchio 18-06-2013, 17.10.22   #1533
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Oh, si...” disse Oriana a Clio fissando quel quadro “... non mi stancherei mai di guardarlo... è davvero carino quel ritratto... mi garba tanto!” Sorrise. “Ed è un regalo a cui tengo molto.”
In quel momento arrivò un servitore.
“Madama...” fermandosi sulla porta “... un uomo chiede di voi...”
“Di chi si tratta?”
“Del capitano Giacomo il Nero...”
Oriana assunse una strana espressione.
“Fallo accomodare...” mormorò poi al servo.
Un attimo dopo un uomo in uniforme entrò nella stanza.
L'espressione enigmatica, lo sguardo cupo e il portamento fiero furono i suoi ambasciatori.
“Capitano.”
“Madama.”
“A cosa devo questa visita?”
Lui però osservò Clio.
“Vedo avete ospiti...” disse “... spero di non essere inopportuno...”
“Capitano, a casa mia gli ospiti non sono mai inopportuni...” rispose Oriana “... purchè lascino fuori le loro armi...” e fissò la spada di Giacomo.
“Madama, viviamo in tempi complicati” replicò Giacomo “e oltre agli ospiti, per le strade si annidano anche serpi.”
“Le serpi” fissandolo Oriana “possono essere schiacciate con un calcagno. Non occorre una spada.”
“Mi fido della mia spada.” Ricambiando lo sguardo Giacomo. “E' silenziosa e precisa. Ma se incontrerò delle serpi, non temete, mi rammenterò del vostro consiglio.”
“Non mi avete più detto cosa vi ha spinto oggi qui.”
“E voi non mi avete ancora presentato la vostra ospite.”
“Vedo che la bellezza della nostra damigella vi ha colpito, capitano.”
“In verità” fece lui “rammentavo l'editto che vieta agli stranieri di giungere in città senza presentarsi prima al Consiglio dei Rossi.”
“Non sapevo che vi foste convertito a quella fede politica.” Mormorò Oriana. “Comunque, sappiate che ella non è straniera... è mia nipote.”
“Non mi intendo di politica, madama.” Replicò Giacomo. “Offro i miei servigi al miglior offerente. Non mi interessa né della Corona, né della Repubblica.”
“Spero vi abbiano pagato bene.” Sorridendo Oriana. “I tempi cambiano... un tempo bastavano trenta denari a quelli come voi...”
“Giuda era un idealista, dicono i Vangeli.” Con sguardo freddo lui. “Ma dimenticherò ciò che avete detto ora, madama. Per questa volta.”
“Continuate a celarmi il motivo della vostra visita, capitano.”
“Solo per dirvi che ci sarà un comizio domani. Messer Guidox vuole che tutta la popolazione ci sia. Ci saranno anche i vostri amici Blu.”
“Non amo né il Rosso, né il Blu.” Disse Oriana. “Il bianco è il mio colore.”
“Attenta che non diventi grigio.” Con tono enigmatico lui. “A presto, madama. Damigella.” Salutando anche Clio, per poi uscire.
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