Rimasi piacevolmente colpita dall'accoglienza di Madama Oriana, e ancor più mi colpì quella frase, gentile commento alle mie parole che non aveva udito.
Evidentemente, pensai, Mirò l'aveva informata della nostra conversazione.
La ringraziai di cuore e le sorrisi di rimando, prima di seguire un suo servo verso la stanza che mi aveva riservato.
Fui davvero lieta che la nostra ospite fosse una donna tanto benestante, l'idea di dover nuovamente dividere la camera con Solder mi irritava non poco.
Avevo un po' di tempo, prima che servissero la cena. E ne approfittai per riposarmi e pensare.
Restai sdraiata a lungo sul sontuoso letto che dominava la stanza, rigirando tra le mani la spilla e il foglietto.
Possibile che quelle parole mi avessero colpito così tanto?
Eppure, non potevo smettere di pensarci.
Cercai di fare mente locale e focalizzare gli ultimi avvenimenti, la chiesa di Santa Caterina, il tunnel, tutte quelle iscrizioni riguardo al Fiore, l'atteggiamento di Solder, quello di Masan... e poi, Chanty, la sua storia sconosciuta eppure affascinante, il XVI secolo.
Ma l'unica cosa che riuscii a combinare, fu provocarmi un gran mal di testa.
Mi chiesi ridendo se le pastiglie che mi portavo in borsa avrebbero funzionato anche in quella remota terra.
Approfittai della grande tinozza in ottone per lavarmi ed indossai la semplice veste che era adagiata su una poltrona.
I miei vestiti, dopo quei giorni di viaggio, erano davvero ridotti male.
Quando uscii dalla stanza per la cena, non sembravo più io, di certo non quella delle ultime ore, e ringraziai in cuor mio Madama Oriana per quella opportunità.
Anche se avevo lasciato i jeans, gli indumenti, e la borsa nella mi stanza che dava sul giardino, avevo portato con me, ben nascosta in una piccola tasca dell'abito, la spilla e il misterioso fogliettino.
"Le parole non bastano ad esprimervi la mia gratitudine, Madame Oriana.." dissi alla donna, una volta raggiunta la grande sala "..la vostra ospitalità è stata un dono in cui non avremmo mai sperato.. vi ringrazio.. mi auguro, almeno.. che la nostra presenza non vi arrechi disturbo..".
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