Il cappellano sorrise ai dubbi e alle perplessità di Guisgard e Talia.
“Ciò che ho detto, signorina...” disse poi alla ragazza “... che Chanty può essere raggiunta in molti modi, tra cui anche in treno. Anzi, il treno era il mezzo con cui vi arrivava anche Robert de' Taddei.”
“Fatemi capire...” fissandolo Guisgard “... basta fare un biglietto e salire su un treno per arrivarci?”
“Esatto.”
“E la destinazione?” Perplesso il Taddeide. “Cosa risponderò al tale della biglietteria quando mi domanderà dove desidero andare?”
“Non importa questo.” Rispose il cappellano. “L'importante è partire. Quando inizia un viaggio, la destinazione non è prioritaria. Colombo voleva arrivare nelle Indie, ma poi invece sbarcò in un nuovo mondo. Ma voi avete un vantaggio rispetto a molti altri viaggiatori... ciò che è segnato sul codice... le indicazioni lasciate da suo zio.”
“Lei è un prete molto particolare, padre...” mormorò Guisgard.
Il religioso sorrise nuovamente.
“Cosa c'è a Chanty?”
“Magari sarà un bel viaggio di piacere...” fece il cappellano “... lei è la sua bella fidanzata...”
“Chi le dice che è la mia fidanzata?”
“Conoscevo suo zio.” Mormorò il cappellano. “E so leggere nei vostri sguardi.”
“Andare a Chanty quindi come turisti?”
“Perchè no.” Annuì il cappellano. “Magari anche per saperne di più sugli amori di suo zio. Del resto è la storia della sua famiglia.”
Si udì in quel momento il rintocco di una campana.
“Ora perdonatemi, ma devo andare.” Avvicinandosi alla porta il religioso. “Vi auguro un piacevole soggiorno a Chanty.” Ed uscì.
“Prendiamo il Codex Nolhiano...” disse Guisgard a Talia “... lo porteremo con noi... a Chanty...”
Tornarono allora dal comandante della Compagnia, risalirono sul loro aereo e ritornarono al piccolo aeroporto ai piedi del Taburn.
Da qui raggiunsero in auto la stazione di Sant'Agata di Gothia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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