“Vi consiglio” disse l'uomo a Clio “di lasciare queste terre al più presto. Perchè fino a quando la situazione nel regno non si risolverà, tutti saranno in pericolo. E gli stranieri più di tutti gli altri.”
“Questi Rossi hanno dunque cacciato il re?” Chiese Solder.
“Diciamo che lo hanno reso incapace di governare.”
“Ossia?” Domandò la donna. “Lo hanno fatto imprigionare?”
“Non proprio imprigionare.” Rispose l'uomo. “Il re è stato, diciamo, ospitato in un ricco castello e i Rossi invece hanno preso possesso del palazzo reale. E così nel regno non c'è più ordine.”
“Perchè allora i Rossi non completano la rivoluzione?” Fece Solder. “Uccidendo il re e prendendo definitivamente il potere?”
“Per almeno due motivi...” spiegò l'uomo “... uno perchè nessuno fra loro ha il coraggio di condannare a morte il re... e poi perchè dopo non saprebbero cosa fare, visto che non hanno un'ideale di governo nuovo... in verità, come tutti i rivoluzionari, non mirano ad instaurare un nuovo ideale politico, ma solo a spostare interessi e vantaggi dalla loro parte.”
“Abbiamo sentito anche di Blu e di Bianchi...” intervenne Masan “... chi sono?”
“I Blu sono i nobili, troppo deboli e divisi per difendere la Corona...” mormorò l'uomo “... mentre i Bianchi sono il Clero, che non hanno voce in capitolo nella scena politica...”
“Cos'è la Guerra delle chiese?” Domandò Masan.
“I Rossi, preso il potere, hanno deliberato che tutto appartiene allo stato, compresi i tesori e i beni artistici delle chiese. Allora hanno imposto una tassa da pagare per chiunque entri in un edificio sacro. Questo ha causato la reazione del popolo e sono sorti scontri, che hanno gettato altro disordine nel regno.”
“Siamo capitati proprio in un bel posto...” lasciandosi cadere su una sedia Solder.
“Noi però non possiamo restare qui per sempre.” Disse Masan. “Dobbiamo pur lasciare questo casale. Mi rifiuto di sentirmi prigioniero di fatti e scontri che non mi riguardano.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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