“Donna risoluta...” disse Flint a Guisgard, indicando Talia.
“Eh, lei non sa quanto...” alzandosi l'ultimo dei Taddei.
I tre così andarono nell'ufficio di Flint.
“Vi noleggerò il mio Pk V-29, un gioiellino... problemi?” Chiese Flint.
“Sono stato all'accademia aeronautica da ragazzino.” Rispose Guisgard. “Dovrei essere capace di far decollare quel suo gioiellino.”
“Mi occorrono i vostri dati...” prendendo delle schede Flint.
“Immagino” fissandolo Guisgard “che questo volo non sia un monumento alla legalità...”
“Qui la legge è molto soggettiva.” Replicò Flint.
“Già, immagino...” mormorò Guisgard.
“Ma non temete...” sbottò il vecchio “... non voglio vedere i vostri documenti... mi andranno bene i vostri nominativi... qualsiasi essi siano... servono per comunicarli alla torre di controllo della pattuglia dei Falchi, che sorvegliano il monte... altrimenti vi apriranno il fuoco contro.”
“Capisco...” voltandosi Guisgard verso Talia “... allora... metta Giovanni Boccaccio e Fiammetta d'Angiò.” E fece l'occhiolino alla ragazza.
“Sono nomi di re e regina, vero?”
“E' uomo di lettere, vedo!” Ironico Guisgard.
“Bah...” scuotendo il capo Flint “... in realtà ho sempre detestato la scuola.”
“Non l'avrei mai detto!” Sorridendo il Taddeide.
“Ecco.” posando le schede Flint. “Appena decollerete, comunicherò i nominativi alla loro torre di controllo.”
Guisgard allora anticipò il denaro e Clint li condusse all'aereo.
“La parola d'ordine da usare è Libellula.” Spiegò Flint.
Poco dopo ci fu il decollo.
In breve l'aereo sorvolò il piccolo aeroporto e si diresse verso la cima del Taburn.
“Sa che è brava a contrattare lei?” Rivolgendosi Guisgard a Talia. “Dico sul serio. Quando si stancherà di fare la scrittrice, diventerà mia socia in affari. Davvero i ciliegi sono in fiore adesso laggiù? Sa...” sorridendo “... ho idea che un kimono le donerebbe non poco...” e le fece l'occhiolino.
In quel momento si accese la radio di bordo.
“Qui torre di controllo... fatevi riconoscere...”
“Giovanni Boccaccio e Fiammetta d'Angiò...” rispose Guisgard.
“Parola d'ordine?”
“Libellula.” Fece Guisgard.
“Atterraggio consentito... pista numero 8...”
E l'aereo atterrò pochi minuti dopo.
Erano nel campo della Compagnia dei Falchi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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