Un sorrisetto divertito mi si piazzò sul viso.
Decisamente, Solder mi stava sempre meno simpatica.
Non sopportavo il modo in cui mi trattava, come se fossi una scolaretta ingenua e spaurita.
Più parlava, e più mi insospettivo.
Il maestro? Il maestro di che cosa?
Si che me ne ha parlato, simpaticona.. anche se non ne era mica obbligato.. nemmeno ci conosciamo.. del resto, tu non sai che potrei atterrarti a mani nude, se volessi, cara...
Mi morsi la lingua per non controbattere.
Era dietro di me, e volevo evitare che mi sparasse alle spalle.
Ma, in cuor mio, cominciai a sperare che le cose precipitassero prima o poi.
Sarebbe stato divertente gonfiarle la faccia di botte.
Non amavo le armi da fuoco, erano così asettiche, impersonali, e.. terribilmente moderne.
Il mio coltello poteva essere altrettanto rapido e pericoloso.
Sbuffai.
"Signori, smettetela di bisticciare, su.. abbiamo del lavoro da sbrigare.." dissi dura e tagliente, guardando i due archeologi.
Per un momento, i miei occhi trovarono nuovamente quelli di Masan, e vi restarono per alcuni istanti, indagatori.
Cosa mi stava nascondendo? Cosa si celava dietro quella strana luce? Di quali segreti parlava Solder?
Il mio sguardo diceva questo e molto altro.
Annuii quando vidi la luce, sorridendo appena.
Ci rimettemmo in marcia e, dopo un tempo indefinito, la raggiungemmo.
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