Gem si avvicinò ad Elisabeth e la schiaffeggiò forte.
“Si calmi.” Disse poi guardandola. “Si calmi. Si, forse i suoi amici sono morti, ma noi no. Io sono stato pagato per condurvi a Sant'Agata di Gothia e poi di nuovo a Capomazda. Sani e salvi. E se ora siamo rimasti solo in due, io non verrò meno al mio compito e la riporterò a casa sua sana e salva.” La fissò per un lungo momento. “Siamo vivi... noi due... chiaro? Non so perchè. Non so perchè gli altri no e noi invece si. E sinceramente neanche mi interessa. Preferisco usare la testa per trovare il modo di tornare da dove siamo venuti. E se lei riuscirà a restare lucida, allora magari avremo due cervelli su cui poter contare. E da ciò che so, il suo non è niente male.” Si alzò e sistemò il fuoco nel camino. “Per prima cosa dobbiamo capire dove siamo e a chi appartiene questa casa di legno.”
Era un ambiente molto caratteristico, con un gusto vecchio stile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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