Clio, Masan e Solder continuarono a penetrare in quella galleria che sembrava senza fine.
Si sentivano solo i loro passi e il rumore della torcia che si consumava.
“Da quanto” disse Solder all'improvviso “stiamo camminando?”
“Forse due ore...” rispose Masan “... forse tre...”
“No, sono molte di più...” replicò la donna.
Masan non disse nulla.
“E se fosse senza fine questa galleria?”
“Cosa c'è, dottoressa?” Chiese Masan. “Vuole ritornare indietro? Come quegli operai?”
“Non lo farei mai.”
“Allora cerchi di non sprecare fiato...” mormorò Masan “... l'aria potrebbe cominciare a diminuire e parlando ne consumiamo di più...”
“Cerca di spaventarmi?”
“No...” scuotendo il capo Masan “... del resto è armata e ha dimostrato di saperla usare bene quella pistola...”
“Si...” annuendo Solder “... come lei sa usare la sua spada... la sua amica dottoressa” facendo segno verso Clio “sa di questa sua abilità? Di come sa tirare di spada? O crede che sia bravo solo con i libri? Non conosce tutti i suoi segreti, vero?”
“La smetta...”
“Come dice il Maestro?” Sorridendo Solder. “E' sciocco affezionarsi a ciò che non ci occorre...”
Masan non rispose nulla.
Ad un tratto però si fermò di colpo.
“Guardate!” Indicando la galleria. “C'è qualcosa in fondo! Una luce! C'è una luce!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|