“Sa...” disse Guisgard a Talia “... quando Lancillotto incontrò Ginevra, ella non rivelò il suo nome... disse soltanto di essere diretta al matrimonio di re Artù e della regina Ginevra... lui non chiese altro... si propose come suo campione e la liberò dal cavaliere che l'aveva rapita...” fissò la ragazza e sorrise “... e se devo dirla tutta... pagherei che lei fosse il demone...” rise “... non si spaventi... vede, si narra che un demone perseguiti la mia famiglia... ma se avesse il suo aspetto non sarebbe poi tanto male.” Le fece l'occhiolino. “Già, dimenticavo... mi preferisce quando non faccio il pagliaccio...” inserì la marcia successiva e l'auto aumentò di velocità “... le propongo un patto... lei non tenterà di uccidermi ed io non la lascerò per strada... ci sta?” Sorrise ancora. “E magari prima o poi mi rivelerà davvero che genere di mestiere fa... così potrò comprendere la sua eccitazione ed i suoi timori nel raggiungere quella città...”
Ad un tratto cominciò ad apparire in lontananza una montagna che dominava l'intero scenario.
“Ecco il Monte Taburn...” indicò Guisgard “... Sant'Agata di Gothia si trova sull'altro versante, dove si intravedono quelle eliche per l'energia eolica, le vede? Noi invece raggiungeremo le pendici orientali del monte... lì troveremo un piccolo aeroporto... noleggeremo un aereo e giungeremo in breve nel nido dei falchi... ovviamente per lei, al ritorno, passeremo per Sant'Agata di Gothia.”
E dopo circa una mezz'ora, la porsche raggiunse il piccolo aeroporto.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|