“Beh...” disse Daiz ad Altea “... in verità mi interessano poco le intenzioni del mio sconosciuto cliente... mi ha pagato in anticipo e profumatamente. E so che a lavoro ultimato avrò la medesima cifra. Quindi, come vede, il mio unico scopo è scoprire ciò per cui sono stato pagato.” Si lasciò cadere svogliatamente sulla sedia dietro la sua scrivania. “La Gioia dei Taddei...” ripetè “... intende la maledizione, vero?” Fissando la ragazza. “In verità capisco poco di queste cose io... e anche per questo ho chiesto aiuto a lei, visto che è una studentessa di storia... in cosa consiste precisamente questa maledizione? E in che modo secondo la leggenda colpisce i Taddei? Voglio dire... ha segni distintivi? Riconoscibili? Le dirò ciò che penso...” accendendosi una sigaretta e porgendo il pacchetto ad Altea “... potrebbe esserci un pazzo in giro, un maniaco, imbevuto di cavolate varie su leggende antiche... e questo, dato il cervello ormai andato, potrebbe aver spinto quel folle ad uccidere Robert de' Taddei... ipotesi tutt'altro che fantasiosa, non trova, bellezza?” E le fece l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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