Guisgard sorrise.
La ragazza era accanto a lui ed insieme erano rimasti a fissare quel quadro.
“Talia...” disse “... Talia... mi piace questo nome!” Esclamò. “Non le piace il suo nome? Preferiva uno più comune?” Sorrise di nuovo. “Io lo trovo invece molto bello. Beh, almeno comincio a conoscerla un po'... ora conosco il suo nome, so che è giunta qui senza meta, per fuggire da non specificate pressioni... ma non mi dispiacerebbe se fosse in fuga da, non so, un matrimonio combinato... fa molto romanzo, no?” Le fece l'occhiolino. “Poi so che un po' le piacciono gli enigmi, anche se non ha lasciato che indovinassi il suo nome... ah, le dirò che avevo in mente almeno due o tre nomi che sembravano fatti apposta per lei.” Sorrise ancora. “Il mio invece è Guisgard. E' un nome che praticamente mi è stato cucito addosso prima del mio concepimento. Sa, nelle famiglie di vecchie tradizioni nulla è lasciato al caso.” Guardò Kuon. “Vero, vecchio mio?”
“Nulla accade per caso.” Fece il maggiordomo. “E dovresti saperlo bene tu.”
“Già, vero...” annuì Guisgard. “... allora, signorina, Talia...” tornando a fissare la ragazza “... sentiamo, perchè le parole di quell'arcano le sono sembrate così particolari? Perchè le trova così raffinate e studiate? Ah, se riuscirà a convincermi, prometto di sdebitarmi. E invece di un pranzo, le offrirò una cena. Sa, per festeggiare il fatto di non essere nato in una famiglia di matti.” Aggiunse sarcastico.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|