Così, Elisabeth, Ingrid e Streinz lasciarono la villa e si diressero all'aeroporto di Capomazda City.
“Mi dica...” disse Ingrid al dottore “... abbiamo già i biglietti prenotati?”
“Non viaggeremo su un aereo di linea.” Spiegò Streinz. “Ma su un aereo privato, noleggiato per noi da Liam. Un aereo che ci condurrà direttamente a Sant'Agata di Gothia.”
Dopo un po' arrivarono all'aeroporto.
Tramite un auto che li stava attendendo raggiunsero uno degli hangar nel lato Ovest.
Qui vi trovarono solo un aereo.
Si trattava di un vecchio piper.
Ad un tratto si udì qualcuno fischiettare.
“Arriva qualcuno...” fece Ingrid.
“E' il nostro uomo.” Annuì Streinz.
Un attimo dopo apparve un uomo.
Era alto, robusto e con indosso una tuta da pilota con la parte superiore arrotolata attorno ai fianchi.
“Il signor Hunz?” Chiese Strainz. “Gem Hunz?”
“Dipende.” Rispose l'uomo. “Dipende da cosa cercate...”
“Siamo le persone che devono raggiungere Sant'Agata di Gothia.”
“Ah, certo...” annuì l'uomo “... allora si... sono io Gem Hunz... anche perchè ho ricevuto solo un anticipo.” Rise.
“Il resto, come pattuito, lo riceverà appena atterrati a Sant'Agata di Gothia.”
“Beh, doveva dirmelo che si viaggiava con due donne.” Fissando Elisabeth e Ingrid.
“Perchè, non le piacciono le donne?” Domandò la svedese.
“A me?” Sorpreso Gem. “A me piacciono da morire, signora. Solo che, per molti, avere donne a bordo può essere indice di negatività.” Rise di nuovo. “Ma io ed il mio amico non abbiamo problemi su questo.”
“Il suo amico?” Ripetè Ingrid.
“Si, il mio gioiellino.” Indicando il piper Gem.
“Voleremo su questo coso?” Stupita Ingrid.
“Si, signora.” Sorrise Gem. “E si fidi... le sembrerà di fare l'amore.” E le fece l'occhiolino.