Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 27-05-2013, 18.27.06   #1409
Guisgard
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Secondo la tradizione, Ardesiano detto l'Accigliato, uno dei tredici Arciduchi che regnò a Capomazda nel cosiddetto “Secolo di Ferro”, così chiamato a causa delle lotte contro i separatisti duchi D'Antognone, ordinò alle sorelle Sina, Duna e Meli, dette le tre Sarchie ed esperte di arti magiche, di calcolare l'esatto inizio delle stagioni e i movimenti del Sole e della Luna.
In un anno di lavoro, le tre sorelle realizzarono il primo Almanacco Capomazdese, una vera e propria summa delle loro vaste conoscenze astronomiche ed astrologiche, che indicava, tra l'altro, i momenti più propizi per la semina, il raccolto, l'irrigazione e illustrava persino vari metodi per predire il futuro.
Resosi conto della sua estrema utilità, Ardesiano fece realizzare una versione a stampa dell'Almanacco, che fu poi distribuita ai contadini del ducato.
Dopo qualche anno, essendo altissime le richieste di altri Almanacchi, l'Arciduca formò una speciale commissione di esperti per permettere una maggiore pubblicazione della richiestissima opera.
Tuttavia i tecnici si rivelarono tutt'altro che capaci e dopo essersi impigriti grazie alla rendita garantita loro dal duca, le previsioni dell'Almanacco cominciarono subito ad essere sbagliate.
Ardesiano allora fece subito mettere a morte i tecnici incapaci e ordinò che dell'Almanacco si occupasse un collegio di saggi e anziani.
Da quel momento l'Almanacco fu realizzato con la massima cura e diventò l'indiscusso punto di riferimento per tutto il popolo Capomazdese.
Molti duchi poi, nel corso dei secoli, arricchirono l'Almanacco con nuove competenze.
Frate Nicola, un monaco francescano che vantava grande autorità presso la corte dei Taddei, illustrò ai lettori dell'Almanacco come liberarsi di influssi negativi, come vessazioni e persino cosa fare in caso di possessioni diaboliche.
Il raffinato e colto Ardea VIII, detto il Sapiente, ebbe un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'Almanacco.
Ordinò infatti che esso venisse adeguato ai tempi e vi fece inserire le recenti teorie astronomiche provenienti dal mondo islamico, affidando la stesura di alcuni capitoli ad astrologi musulmani.
Diversi curatori, così, si alternarono alla compilazione dell'Almanacco, che ormai da più di mille anni viene ancora oggi regolarmente pubblicato a Capomazda, in varie versioni, ottenendo il medesimo successo.
E per questo che molte leggende sono sorte attorno alle tre Sarchie, le sorelle che per prime diedero forma all'Almanacco.
Secondo una di queste leggende, le tre donne acquisirono le loro conoscenze magiche grazie ad uno spirito che trovarono nella fattoria di loro padre.
L'entità era rimasta intrappolata in un otre sigillato.
E in cambio della liberazione, lo spiritello, dietro la risoluzione di un enigma, promise alle tre vaste conoscenze magiche.
L'arcano recitava:

“Si usa per punire.
Si studia in letteratura.
Può avere valore legale.
Può avere varia potenza.
Ha una forma riconoscibile.”

Le tre sorelle risolsero l'enigma e lo spirito, come promesso, le istruì nella conoscenza delle arti magiche.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano di oggi?
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