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Vecchio 22-05-2013, 19.24.17   #1275
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Il Museo Archeologico” disse Guisgard a Talia “è legato all'Università Cattolica ed entrambi sono sovvenzionati dalla Taddei Corporation...”
“Si, il signor Robert voleva che fosse così.” Fece Kuon.
“Ciò che però non capisco” pensieroso l'ultimo dei Taddei “è perchè le Tarantole Rosse siano penetrate nel museo solo ora... dalla loro azione mi sembra chiaro che avessero una gran fretta... perchè allora aspettare fino ad ora? Che senso aveva quel messaggio che hanno rivendicato? Se avessero assalito il museo, dopo sarebbe stato più semplice ed eclatante rivendicare questa loro azione...”
“Forse, come hai detto tu, ora erano convinti di trovare nel museo quel codice...” fissandolo Kuon.
“Già...” annuì Guisgard “... come se qualcuno avesse rivelato loro questa possibilità...”
“Ma chi?” Chiese Kuon.
“Forse per questo si sono fatti consegnare Saome Tondo...”
“Pensi che il nostro amministratore conoscesse quel codice?” Domandò Kuon.
“Si, credo di si...” alzandosi in piedi Guisgard “... ma mi pare ovvio che non sa invece dove si trovi ora...”
“Come mai?” Chiese ancora Kuon.
“Forse perchè mio zio non si fidava di nessuno...” rispose Guisgard “... nessuno tranne di voi, vecchio mio...” guardò poi Talia “... non so cosa sia esattamente il Codex Nolhiano... Frate Nicola lo ha definito in maniera molto enigmatica... ha detto che è una mappa per trovare il siero... il siero per quel veleno...”
“Che veleno?” Incuriosito Kuon.
“Il veleno” fece Guisgard “che da secoli, secondo lui, uccide i membri della mia famiglia... la maledizione... e mio zio credeva in quella maledizione...”
“E non solo lui.” Disse Kuon.
Guisgard lo fissò.
“E forse dovresti crederci anche tu.” Aggiunse il maggiordomo.
“Mio zio si fidava di voi...” mormorò Guisgard “... dove potrebbe aver nascosto quel codice?”
“Non mi ha mai parlato di questa cosa.”
“Perchè non è nascosto in questo palazzo.” Replicò l'ultimo dei Taddei. “Ma sono certo che qui ci sono tracce su come cercarlo.”
“Forse bisogna controllare nel suo studio.” Guardandolo Kuon. “Dove ci sono i computer...”
“Si, buona idea.” Disse Guisgard. “Venga con me...” rivolgendosi a Talia “... non sono molto portato per l'informatica... mi trovo più a mio agio con una bella ragazza.” E le fece l'occhiolino.
Raggiunsero così lo studio di suo zio.
Guisgard si sedette alla scrivania ed accese tutti i computer.
Cercò, fino a quando chiamò a sé Talia.
“Forse ho trovato qualcosa...” fissando il monitor “... in una cartella protetta da password c'è scritto qualcosa... sembra un indovinello...”
E lo lesse ad alta voce:

“Vola fiero, fin dove solo i falchi osano.
Cerca quel nido, dove le nuvole mai riposano.
E tra i frutti che lì son fioriti, non sarai da meno.
Perchè da essi ricaverai il tuo siero per quel veleno.”

“Mio zio amava gli enigmi, a quanto pare...” mormorò Guisgard, senza smettere di guardare il monitor con quell'arcano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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