Tutto accadde velocemente ed Elisabeth si scoprì, suo malgrado, protagonista di quella scena tanto azzardata, quanto disperata.
La macchina svoltò di colpo, senza frenare o diminuire di velocità.
Un urto violento e poi quel cancello rimasto sopra il cofano dell'auto.
Poi silenzio.
Un silenzio interrotto solo da qualche macchina che sfrecciava rapida sulla strada.
E dell'auto che fino a poco prima la seguiva, Elisabeth non ebbe più tracce.
Poi dalla villetta si accese una luce.
La porta, dopo qualche istante, si aprì ed apparve qualcuno.
“Santo Cielo...” disse quell'uomo avvicinandosi all'auto di Elisabeth “... ehi, tutto bene?” Chiese poi guardando all'interno della macchina. “Va tutto bene? Siete ferito?” Ed illuminò l'interno dell'abitacolo con una torcia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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