“La farò subito riaccompagnare al suo ospedale, dottoressa.” Disse Venth ad Elisabeth. “Anzi, verrò con lei anche io. Dopotutto qui la sperimentazione è conclusa.” E Fissò Oydo.
Allora Venth pregò Elisabeth di seguirla e insieme uscirono da quel laboratorio e poi dal castello.
Trovarono una macchina e con quella lasciarono finalmente quel luogo.
“La prego di scusarci ancora, dottoressa.” Fece Venth. “Il dottor Oydo è un genio, ma purtroppo non ha ancora capito che la natura umana ha molti limiti e lui, come noi tutti, non può superarli. Quella sperimentazione nei test ha dato risultati contrastanti. E' vero, almeno in maniera teorica, che è capace di alterare le prestazioni fisiche e forse anche psichiche di un individuo, ma sono troppe le incognite. Per esempio i nervi. Non sappiamo in che modo quella corazza può agire sui nervi e sull'intero cervello umano. E il nostro dottor Oydo non sembra curarsene pare. Le vorrei chiedere solo una cortesia... diciamo da persone di scienza quali siamo e che fanno con coscienza il proprio lavoro... la prego, dimentichi ciò che ha visto ed udito... non vogliamo che la stampa ed il mondo accademico vengano a conoscenza di quella scoperta. Non ancora. C'è ancora molto lavoro da fare. Sono certo che lei comprende il senso delle mie parole, dottoressa.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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