Luke restò turbato da quelle parole di Clio.
Ma poi, quasi all'improvviso, arrivò nel palazzo la polizia.
Tutti i presenti allora si avvicinarono all'ispettore che guidava una squadra di poliziotti.
“State calmi, signori...” disse l'ispettore, cercando di tenere in pugno la situazione “... state calmi... sono l'ispettore Gunside e mi occuperò di questo caso. Ma mi occorre la collaborazione di tutti voi. Quindi vi chiedo di mantenere la calma.”
“Come fate a chiederci di stare calmi?” Sbottò Luke. “Non avete sentito, ispettore? Quei fanatici hanno minacciato di far saltare in aria ogni ora un edificio! Che piano ha la polizia?”
“Per ora ne sappiamo quanto voi.” Rispose Gunside. “Quel gruppo di terroristi non era mai apparso prime e nessun attentato in passato è stato rivendicato da loro.” Guardò poi Saome Tondo. “Voi avete mai sentito parlare di quei terroristi?”
“No, naturalmente.” Fece Tondo.
“Perchè mai hanno chiesto di consegnarvi a loro?”
“Non ne ho la minima idea.”
“Era più semplice immaginare da parte loro la richiesta di avere il signor de' Taddei, non pensate?”
“Non so cosa pensare...” scuotendo il capo Tondo “... forse perchè ormai reggo da anni l'amministrazione della Taddei Corporation... mentre il signor de' Taddei è giunto solo ora e in seguito alla morte di suo zio...”
“Si, potrebbe essere...” pensieroso Gunside.
Clio, nel frattempo, era rimasta più indietro, ancora nella sala e fissava da lontano quella discussione tra la polizia e gli ospiti.
Quando, all'improvviso, notò un'ombra dalla parte opposta, dove una porta aperta dava ad uno dei corridoi laterali.
Una figura che stava immobile, protetta dalla penombra sulla soglia, a fissare quelle persone e ad ascoltare ogni loro parola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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