Rientrai in casa sorridendo, tenendo i sacchetti con gli acquisti della giornata in una mano sola, mentre con l'altra armeggiavo con le chiavi.
"..Ma ciao, principino..." dissi sorridendo al micio che si stiracchiava pigramente.
Posai i sacchetti in un angolo e guardai l'ora, avevo un sacco di tempo.
Accesi la tv, per sentire le notizie, monopolizzate dalle vicende riguardanti Robert de Taddei, e mi diressi in cucina.
Adoravo cucinare, mi rilassava e mi permetteva di spegnere il cervello per un po'.
Preparai una splendida pasta al tonno, tanto semplice da preparare quanto squisita, e mi sedetti a mangiare davanti alla tv.
In parte le notizie mi erano già giunte, ma ci si concentrava in particolare sui funerali dell'industriale e sul pranzo a cui avrei partecipato l'indomani.
Sorrisi nel sentire i nomi altisonanti dei partecipanti.
"..Fortuna che ho comprato un abito nuovo.." dissi , rivolta al micio di casa.
Spensi la tv, mentre il telegiornale finiva e una gentile annunciatrice decantava la soap opera che sarebbe seguita.
Sparecchiai, misi i piatti in lavastoviglie e mi ritrovai davanti al pc.
Restai a lavorare per ore, resistendo alla tentazione di piantare lì tutto e concedermi una mezz'ora di allenamento, ma sapevo bene che quando iniziavo a spulciare siti e database era difficile fermarmi.
Qualcosa, però, ci riuscì.
Il trillo del telefono virtuale, era Telly la mia migliore amica, passammo un ora buona a parlare.
Le raccontai dell'incontro col fumettista, del regalo che avevo ricevuto e del pranzo a cui avrei partecipato l'indomani. Tutto questo nei primi quindici minuti, il tempo restante passò tra vecchi ricordi, risate e discorsi senza senso.
Quando la salutai era ormai tardi. Sistemai le ultme cose e andai a dormire.
La mattina arrivò rapida, e un bel sole illuminò il mio risveglio.
Ero davvero curiosa di tutta quella agitazione, mi chiesi se sarei stata a mio agio tra tutte quelle persone importanti.
Mi ci volle un po' di tempo per prepararmi.
Ma quando finii, non sembravo nemmeno io.
I capelli finemente pettinati, truccata di tutto punto anche se in maniera leggera.
Avevo optato, dopo molte indecisioni, per un tubino nero, di poco sopra il ginocchio, stretto in vita da una cintura particolare, poco scollato.
Sopra di esso avevo indossato una bellissima giacca coordinata, nera anch'essa, con dei bordi grigio perla.
Le scarpe alte e la borsetta completavano il tutto.
Va bene che era gente dell'alta società, ma io dovevo rappresentare la facoltà, dovevo avere un aspetto professionale.
Quando fui finalmente pronta, guardai l'orologio, Luke sarebbe dovuto arrivare da un momento all'altro.
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