Sorrisi guardando i due uomini.
"...suvvia come siete impressionabili... Siamo a Capomazda, dopotutto... Magari le voci che abbiamo sentito erano di pie monache che non devono essere turbate dalla vista di due uomini giovani e belli come voi..." Con un sorriso.
Poi, alzai le spalle "...ma più probabilmente quelle donne non abitano qui... Anche mia madre invita sempre un sacco di amiche con cui recitare il Rosario...".
Osservai le porte vicine per un momento, poi mi voltai verso i due uomini.
"...Densesu, tenete la porta ben aperta, non mi fido delle cure degli uomini, dobbiamo cambiare quelle bende ma non voglio che le mie intenzioni vengano fraintese...".
Feci un cenno a Mamyon di seguirmi nella stanza, li, come descritto dalla donna trovammo bende e acqua pulita.
"...perfetto..." Sussurrai.
"...forza cavaliere, giù, da bravo..." Aiutando Mamyon a sdraiarsi sul letto accanto alla grande finestra.
"...certo che è messo proprio male..." Osservando la rudimentale benda intrisa di sangue.
In poco tempo sistemai per quel che potevo la medicazione.
"...ecco, così dovrebbe andare..." Dissi a Mamyon, sorridendo "... E ora riposa, ti farà bene..." Chinandomi a baciarlo dolcemente.
Lasciai la stanza subito dopo.
"...buonanotte Densesu, cercate di dormire un po'..".
Chiusi la porta dietro di me, e solo in quel momento mi resi conto di quanto ero stanca in realtà.
La stanza era spaziosa e luminosa e anche lì, come in quella di Densesu e Mamyon, c'era una tinozza con dell'acqua fresca.
Ne approfittai immediatamente per lavarmi e cambiarmi d'abito.
Ma dopo poco mi coricai, cadendo in un sonno profondo.
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