“E' fuori, nel corridoio...” disse il frate a Talia “... sembra un leone in gabbia... tra un po' dovrò mandarlo via o finirà per rendermi nervoso...” il suo tono era severo, ma qualcosa nella sua voce tradiva come una sorta di velata indulgenza “... non ho neanche ben capito cosa è successo... è arrivato al castello tenendovi svenuta fra le sue braccia... e mi diceva che era uno sciocco, un idiota... e vi ha affidata a me...” prese una tazza fumante “... ora prendete questo estratto... non avete mai assaggiato nulla di simile, è un segreto conosciuto e tramandato dal monastero di Saint Jean... e non abbiate paura... noi chierici non usiamo avvelenare voi mangiapreti... o, come vi definite oggi, laicisti... anche perchè nessun castigo di questo mondo può eguagliare quelli dei cerchi infernali...” scoppiò a ridere “... tranquilla, non andrete all'Inferno... quando la vigna da pochi frutti, il Padrone del Campo manda prima via gli operai, affidando la sua terra a gente nuova... dunque la vite non ha nulla da temere ora...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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