Il cavallo correva, correva veloce...
quel grido nelle mie orecchie si faceva sempre più forte ed insistente eppure, per qualche ragione, la velocità del cavallo sembrava in qualche modo attenuare la rabbia e l’angoscia, o forse era solo l’illusione di poterle lasciare indietro...
e così spronai ancora di più il cavallo, spingendolo a correre sempre più forte, quasi al limite.
Non avrei saputo dire cosa successe dopo, non avrei saputo spiegare se fu una mia mossa sbagliata ad imbizzarrirlo o se qualcosa che aveva visto davanti a sé sulla strada...
per certo ci fu soltanto che mi ritrovai sbalzata per aria...
lanciai un grido, mentre le briglie mi sfuggivano di mano...
e poi caddi duramente a terra, e tutto fu buio.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Non ha colto il ciclamino...” disse la donna “... ma lo ha calpestato... e questo mi è bastato per vederla...”
“Sai dunque dove si trova?” Chiese il Maestro George.
“Si...” annuì lei “... vedo... vedo un grande castello che domina da una montagna... e vedo... vedo che non è sola...”
“Chi c'è con lei?”
“Un cavaliere...”
“Deve essere quel dannato Guisgard...”
“Ma...” mormorò la donna “... sento... sento...”
“Cosa?”
“Sento... una forza incredibile... vedo... un... un... frate...” e lanciò un grido.
“Cosa è successo?” Domandò George.
“Mi ha vista...” rispose lei “... il frate mi ha vista... com'è possibile, Maestro?”
“E' lui...” fece il Maestro “... la Vergine Gigliata e il cavaliere sono dal Frate...” fissò di nuovo la donna “... sei capace di ricordare quel castello?”
“Si, Maestro...”
“Allora lo descriverai...” con occhi cupi George “... e così troveremo la nostra principessa...”
Talia si svegliò di colpo dopo quel sogno inquietante.
Era in una stanza avvolta dalla penombra.
Accanto a lei vi era una figura.
“Come vi sentite?” Le chiese Frate Nicola.
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Battei le palpebre...
quel sogno...
un sogno così reale, vivido, inquietante...
Poi notai quella figura...
udii la sua domanda ma non vi badai...
“Lui dov’è?” chiesi, con la voce bassa.